Gary Michael Heidnik nasce a Cleveland, Ohio, il 22 novembre 1943. I suoi genitori, Michael e Ellen Heidnik, divorziano quando Gary ha solo due anni. Lui e il fratello minore Terry sono inizialmente cresciuti dalla madre, ma sono poi stati trasferiti dal padre. Sia Gary che suo fratello crescono in un ambiente familiare difficile e instabile. Il padre era noto per essere abusivo e spesso picchiava i due fratelli. Questa violenza può aver contribuito ai problemi di salute mentale di Gary in seguito nella vita.
Durante la sua adolescenza, Gary Heidnik dimostra segni di problemi mentali. È stato diagnosticato con schizofrenia paranoide ed è stato ricoverato più volte in ospedali psichiatrici. Tuttavia, Heidnik ha mostrato segni di intelligenza, con un QI riferito come superiore alla media.
Dopo la scuola, Heidnik si iscrive alla Staunton Military Academy in Virginia. Successivamente, si arruola nell’esercito americano, dove serve come medico. Tuttavia, la sua carriera militare è breve. Nel 1962, viene congedato dall’esercito a causa dei problemi di salute mentale che si erano manifestati durante il suo servizio.
Dopo essere stato dimesso, Heidnik si stabilisce a Filadelfia, in Pennsylvania. Negli anni ’70, fonda la sua chiesa, la United Church of the Ministers of God, apparentemente per sfruttare le leggi fiscali che favorivano le organizzazioni religiose. Nonostante la natura sospetta della chiesa, Heidnik riesce a farla crescere fino a contare diverse centinaia di membri e accumula una somma significativa di denaro grazie a donazioni e investimenti azionari.
Nonostante la sua apparente prosperità, Heidnik continua a lottare con problemi di salute mentale e ha diversi contatti con le istituzioni psichiatriche negli anni ’70 e ’80. Durante questo periodo, Heidnik inizia a manifestare un comportamento sempre più antisociale e violento, specialmente nei confronti delle donne. Ha avuto diverse relazioni tumultuose, spesso con donne che avevano problemi di salute mentale.
La carriera criminale di Heidnik raggiunge il suo apice nel 1986, quando inizia una serie di rapimenti di donne, che tiene prigioniere nel seminterrato della sua casa. Queste donne sono sottoposte a torture fisiche e psicologiche orribili. Heidnik viene infine arrestato nel marzo 1987 dopo che una delle sue vittime riesce a fuggire.
Il processo di Heidnik attira l’attenzione nazionale. Viene condannato per omicidio di primo grado, rapimento, violenza sessuale e altre accuse. Nel 1988, viene condannato a morte. Passa i successivi undici anni nel braccio della morte prima di essere giustiziato tramite iniezione letale il 6 luglio 1999.
Modus operandi di Gary Heidnik
Il modus operandi di Gary Heidnik era particolarmente brutale e metodico. Le sue vittime erano tutte donne afroamericane, spesso con problemi di salute mentale, che venivano rapite e tenute prigioniere nel seminterrato della sua casa a Filadelfia. Ecco come operava:
Selezione delle vittime: Heidnik spesso selezionava le sue vittime tra donne vulnerabili, incluse quelle con problemi di salute mentale. Queste donne erano spesso meno protette e più facili da manipolare e controllare.
Heidnik approcciava le sue vittime fingendosi una persona gentile, offrendo loro un passaggio o invitandole a casa sua con la promessa di denaro. Una volta che le donne erano nella sua casa, le legava e le portava nel seminterrato, dove le imprigionava.
Prigionia: Heidnik teneva le sue vittime incatenate nel seminterrato, spesso con pesanti lucchetti attorno al collo, rendendo loro impossibile fuggire. Creò anche un buco nel pavimento del seminterrato, dove alcune delle donne erano tenute come punizione.
Le vittime di Heidnik erano sottoposte a torture orribili. Le picchiava, le bruciava con sigarette, le stuprava e le sottoponeva a scariche elettriche immergendo bacchette elettrificate nelle catene d’acqua in cui erano legate. Inoltre, le affamava, dando cibo solo a chi si comportava come lui voleva.
Manipolazione: Heidnik manipolava le sue vittime, costringendole a compiere atti violenti l’una contro l’altra. Creava una sorta di competizione tra di loro per il cibo e le attenzioni, fomentando la discordia e impedendo loro di unirsi per ribellarsi.
Due delle vittime di Heidnik sono morte a causa delle torture. In uno degli omicidi più raccapriccianti, ha ucciso una delle donne e l’ha smembrata, costringendo le altre prigioniere a mangiare parti del suo corpo come punizione.
La fine della serie di crimini di Heidnik è avvenuta quando una delle sue vittime, Josephina Rivera, è riuscita a convincerlo a lasciarla uscire per vedere la sua famiglia. Una volta libera, ha contattato la polizia, che ha arrestato Heidnik il 24 marzo 1987.
La sua serie di rapimenti e omicidi rimane uno dei casi più sconvolgenti nella storia criminale americana.
Riferimenti culturali
Il caso di Gary Heidnik ha ispirato diversi riferimenti culturali, soprattutto in film, programmi televisivi e documentari. Uno dei riferimenti più noti è nel film “Il Silenzio degli Innocenti“.
“Il Silenzio degli Innocenti”: Il personaggio di Buffalo Bill, interpretato da Ted Levine nel film, ha tratti che sono ispirati a Gary Heidnik. In particolare, il modo in cui Buffalo Bill tiene le sue vittime prigioniere in un pozzo nel suo seminterrato ricorda il modo in cui Heidnik teneva le donne incatenate nel suo seminterrato. Tuttavia, il personaggio di Buffalo Bill è in realtà una combinazione di vari serial killer reali, tra cui Ed Gein e Ted Bundy.
Documentari e programmi televisivi: Il caso di Heidnik è stato presentato in diversi programmi televisivi e documentari che si concentrano su crimini veri, tra cui episodi di “American Justice”, “Deadly Rich” e “Evil Lives Here”. Questi programmi esaminano in dettaglio i crimini di Heidnik e il suo impatto sulle vittime e sulla società.
Libri: Alcuni libri sono stati scritti sul caso di Gary Heidnik. Uno di questi è “Cellar of Horror: The Story of Gary Heidnik” di Ken Englade, che esamina i crimini di Heidnik e le circostanze che lo hanno portato a diventare un criminale.
Musica: La band heavy metal Slayer ha scritto una canzone chiamata “213” sull’album “Divine Intervention” del 1994. La canzone tratta dei crimini di Heidnik e il titolo si riferisce al suo indirizzo, 3520 North Marshall Street, dove ha tenuto prigioniere le sue vittime.
Podcast: Il caso di Gary Heidnik è stato anche oggetto di episodi di vari podcast sul crimine, tra cui “Sword and Scale” e “The Mind of a Monster”. Questi podcast esplorano in dettaglio i crimini di Heidnik e discutono delle implicazioni legali e psicologiche del caso.
La storia di Gary Heidnik e dei suoi crimini rimane uno dei casi più inquietanti della storia criminale americana, ed è stata esplorata in vari media per cercare di comprendere la mente di un criminale così sadico e malato.
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