Il mondo dei serial killer è costellato da figure oscure e inquietanti, ognuna con una storia singolare e modalità operative che variano in modo impressionante. Tra questi, uno dei casi più misteriosi e meno conosciuti è quello del “Doodler”, un serial killer che terrorizzò San Francisco negli anni ’70. Il Doodler, noto anche come “The Black Doodler”, rimane uno degli enigmi irrisolti più intriganti della criminologia.
Briografia
Il vero nome del Doodler non è mai stato scoperto, e la sua identità rimane un mistero fino ad oggi. Gli omicidi attribuiti al Doodler avvennero tra il 1974 e il 1975 a San Francisco, in particolare nell’area conosciuta come Castro District, un quartiere noto per la sua vivace comunità gay. Si ritiene che il killer fosse un giovane afroamericano, descritto come un uomo tra i venti e i trenta anni, di corporatura snella e con capacità artistiche.
Il soprannome “Doodler” deriva dal fatto che il killer disegnava ritratti delle sue vittime prima di attaccarle. Questo dettaglio macabro aggiunge un ulteriore strato di orrore alla sua storia, rendendola unica nel panorama dei serial killer.
Modus operandi
Il modus operandi del Doodler era distintivo e sinistro. Il killer frequentava bar e locali notturni popolari nella comunità gay di San Francisco, dove attirava le sue vittime disegnando loro ritratti. Dopo aver guadagnato la loro fiducia attraverso il suo talento artistico, il Doodler li portava in luoghi appartati, dove li aggrediva e li uccideva. Le vittime erano principalmente uomini gay, molti dei quali trovati con segni di pugnalate e, in alcuni casi, mutilazioni.
Il numero esatto delle vittime del Doodler non è certo, ma si stima che abbia ucciso tra cinque e quattordici persone. Gli investigatori dell’epoca credono che ci siano state altre vittime che non sono mai state collegate al caso.
Uno degli elementi che rende particolarmente complessa la risoluzione di questo caso è il contesto sociale dell’epoca. Negli anni ’70, la comunità gay era spesso marginalizzata e vittima di discriminazione. Questo ha reso molti membri della comunità riluttanti a collaborare con la polizia, temendo l’esposizione e la stigmatizzazione.
Indagini e sfide
Le indagini sul Doodler furono complicate dalla mancanza di prove forensi avanzate, che oggi sono uno strumento cruciale nella risoluzione dei crimini. Tuttavia, ci furono alcuni sopravvissuti agli attacchi del Doodler che fornirono descrizioni del killer, permettendo alla polizia di creare un identikit. Nonostante ciò, l’identità del killer rimaneva sfuggente.
Uno dei sopravvissuti più noti era una figura prominente nella comunità, ma si rifiutò di testimoniare ufficialmente per paura di outing e le conseguenze sociali che ne sarebbero derivate. Questa riluttanza a collaborare ha rappresentato un ostacolo significativo per le indagini.
Nel corso degli anni, ci sono stati numerosi tentativi di riaprire il caso e di utilizzare nuove tecnologie forensi per trovare indizi, ma finora il Doodler non è mai stato identificato o catturato.
Riferimenti culturali
Il caso del Doodler, nonostante la sua notorietà limitata rispetto ad altri serial killer, ha lasciato un’impronta nella cultura popolare e nei media. La combinazione di arte e omicidio ha ispirato diverse rappresentazioni nei libri, nei podcast e nei documentari dedicati ai crimini irrisolti.
Libri:
The Doodler Murders di Robert Graysmith: Questo libro offre una panoramica dettagliata sui crimini e sulle indagini relative a The Doodler. Graysmith è noto anche per il suo lavoro su Zodiac, un altro serial killer della stessa epoca.
San Francisco’s Notorious Murders di Paul Drexler: Questo libro copre una serie di omicidi famosi avvenuti a San Francisco, inclusi quelli attribuiti a The Doodler.
Documentari:
The Doodler: The Unsolved Murders (2022): Un documentario che esplora i casi di omicidio attribuiti a The Doodler, con interviste a investigatori, esperti e testimoni.
Unsolved Mysteries (stagione 2, episodio 6): Questo episodio della famosa serie di documentari sugli omicidi irrisolti dedica una parte significativa ai crimini di The Doodler.
Podcast:
The Doodler (2021) di KQED: Una serie di podcast in sei parti che approfondisce la storia del serial killer, basata su ricerche approfondite e nuove interviste.
Murder in the Bayou: The Doodler (2020): Un episodio specifico di un podcast più ampio che esplora crimini non risolti, con una puntata dedicata a The Doodler.
Articoli di giornale:
Articolo del San Francisco Chronicle del 2019: “Cold Case: The Doodler Murders” di Kevin Fagan, che rivede il caso e discute nuove piste investigative.
Reportage del Los Angeles Times del 2018: “The Doodler: The Forgotten Killer” di Richard Winton, che esamina il contesto sociale e culturale dei crimini.
Queste fonti forniscono una visione completa e dettagliata delle indagini e dei crimini attribuiti a The Doodler, nonché del contesto storico in cui si sono verificati.
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