Tra le oscure pieghe della storia criminale britannica, poche figure suscitano una tale combinazione di orrore e fascinazione come Dennis Nilsen. Da un’infanzia segnata da eventi traumatici a una sequenza di crimini che lo hanno etichettato come “Il Macellaio di Muswell Hill”, la vita di Nilsen è un viaggio attraverso i recessi più oscuri della psiche umana. Questo articolo esplorerà la sua ascesa inquietante, il suo macabro modus operandi e il duraturo impatto che ha lasciato nella cultura popolare. Preparati a entrare nel mondo di uno dei serial killer più spietati della Gran Bretagna.
Biografia
Dennis Andrew Nilsen nacque il 23 novembre 1945 a Fraserburgh, una cittadina di pescatori nel nord-est della Scozia. Era il secondo di tre fratelli e la sua famiglia era di origini norvegesi.
Infanzia e Gioventù: La prima grande tragedia della sua vita fu la morte del suo adorato nonno quando Dennis aveva solo sei anni. La mancanza di chiarezza sulla morte, unita alla decisione della sua famiglia di nascondergli il cadavere, può aver innescato una certa ossessione per la morte e i cadaveri. La sua famiglia era di estrazione lavoratrice e, sebbene fosse circondato da affetto, l’ambiente in cui crebbe fu caratterizzato da rigide norme di genere e aspettative tradizionali.
Dopo la morte del nonno, la madre di Nilsen si risposò e la famiglia si allargò con l’arrivo di altri fratelli e sorelle. Nilsen, tuttavia, iniziò a sentirsi sempre più isolato e distante dai suoi familiari.
Nel suo tardo periodo adolescenziale, Nilsen riconobbe la sua omosessualità, ma la repressa società scozzese degli anni ’60 non era un luogo accogliente per un giovane gay. Questo potrebbe aver contribuito al suo senso di alienazione e al desiderio crescente di trovare un posto dove appartenesse.
Carriera e Vita Adulta: Nilsen si arruolò nell’esercito britannico all’età di 16 anni, servendo come cuoco. Questa esperienza gli offrì una fuga dalla sua casa in Scozia e gli permise di esplorare il suo vero sé lontano dall’ambiente repressivo. Tuttavia, il suo servizio militare ebbe anche effetti nefasti. Apprese le abilità che avrebbe poi usato nei suoi crimini, come il metodo per smembrare un corpo.
Dopo l’esercito, Nilsen lavorò brevemente come poliziotto prima di stabilirsi a Londra, dove avrebbe lavorato per un Jobcentre. Mentre la sua carriera sembrava stabilizzarsi, la sua vita personale rimase tumultuosa. Aveva difficoltà a stabilire relazioni durature, anche se frequentava la scena gay di Londra.
La Descesa nell’Oscuro Abisso: Nel corso degli anni ’70 e ’80, la solitudine e l’alienazione di Nilsen divennero sempre più profonde. La sua vita prese una piega oscura e macabra. Mentre cercava controllo e affetto, Nilsen iniziò a uccidere.
La vita di Dennis Nilsen fu segnata da complessi intrecci di trauma, alienazione e desiderio. Mentre nulla può giustificare o spiegare pienamente la gravità dei suoi crimini, è evidente che una serie di eventi e circostanze hanno contribuito a plasmare il “Macellaio di Muswell Hill”.
Modus Operandi di Dennis Nilsen: Una Macabra Routine
Dennis Nilsen ha sviluppato un modus operandi distintivo e terrificante nel corso dei suoi omicidi, caratterizzato da una serie di fasi e rituali.
Nilsen cercava uomini giovani che percepiva come vulnerabili o facilmente manipolabili. Molti dei suoi bersagli erano persone emarginate, come i senza tetto, oppure giovani uomini alla ricerca di compagnia o avventura nella vasta metropoli di Londra. Questa selezione non era casuale; permetteva a Nilsen di avere un vantaggio in termini di potere e controllo.
Tipicamente, avrebbe avvicinato le sue vittime in bar o pub, offrendo loro cibo, alcol o un posto dove passare la notte. Il suo comportamento apparentemente amichevole e ospitale ingannava le vittime, facendole sentire al sicuro e accettate.
Una volta a casa sua, avrebbe bevuto e chiacchierato con la vittima, cercando di stabilire una connessione. Ma questa connessione era un preludio al suo vero intento. Una volta che la vittima era ubriaca o abbattuta, Nilsen passava all’atto omicida, solitamente strangolando o annegando la persona. La sua scelta di queste modalità suggerisce un desiderio di vicinanza e controllo fisico durante l’atto dell’uccisione.
Dopo l’Uccisione: Quello che distingue Nilsen da molti altri assassini è ciò che faceva dopo l’omicidio. Non era solito sbarazzarsi immediatamente dei corpi. Al contrario, li teneva con sé per giorni o addirittura settimane, spesso dormendo accanto a loro o compiendo atti necrofili. Questo rituale post-omicidio suggerisce un desiderio profondo e contorto di compagnia, un tentativo di mantenere una connessione con la vittima anche nella morte.
Con il passare del tempo, Nilsen si trovava di fronte al problema di come sbarazzarsi dei corpi in decomposizione. Utilizzando le competenze acquisite durante il suo periodo militare, procedeva al dismembramento dei corpi, cercando metodi sempre più efficienti per eliminare le prove. Questo spesso includeva la cottura o la bruciatura di parti del corpo, o l’occultamento in vari nascondigli nella sua abitazione.
Il modus operandi di Nilsen offre una visione raccapricciante della mente di un serial killer. La sua routine, combinata con le sue azioni post-omicidio, riflette una mescolanza di desiderio di controllo, bisogno di connessione e una profonda ossessione per la morte e la decomposizione.
Riferimenti culturali
L’orrenda serie di crimini commessi da Dennis Nilsen ha inevitabilmente catturato l’attenzione dei media e, di conseguenza, ha influenzato diverse espressioni culturali. Questa profonda fascinazione per la mente dei serial killer ha portato a numerosi adattamenti e ispirazioni in varie forme d’arte.
Libri:
“Killing for Company: The Case of Dennis Nilsen” di Brian Masters
Questo libro offre un’approfondita analisi psicologica di Nilsen, esplorando la sua vita e i suoi crimini. Masters ha avuto accesso diretto a Nilsen, permettendo una prospettiva unica e dettagliata.
“History of a Drowning Boy” di Dennis Nilsen
In questo libro autobiografico, Nilsen racconta la sua vita dalla sua prospettiva, fornendo un raro sguardo nella mente del criminale.
Documentari:
“Memories of a Murderer: The Nilsen Tapes” (Netflix)
Questo documentario utilizza registrazioni audio fatte da Nilsen stesso durante la sua incarcerazione, offrendo una visione personale e inquietante dei suoi pensieri e delle sue motivazioni.
“The Real ‘Des’ The Dennis Nilsen Story” (ITV)
Questo documentario accompagna la serie drammatica “Des”, basata sui crimini di Nilsen, e presenta interviste con investigatori e persone che hanno avuto a che fare con il caso.
Serie Televisive:
Questa miniserie drammatica è basata sui crimini di Dennis Nilsen, con David Tennant nel ruolo di Nilsen. La serie è basata sul libro “Killing for Company” di Brian Masters.
“Des” (ITV)
La figura di Dennis Nilsen ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare. La sua storia ha alimentato una gamma di rappresentazioni che vanno dal drammatico al documentario, mostrando l’eterna lotta della società per comprendere e dare un senso all’oscurità innata dell’umanità.
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