Chisako Kakehi, conosciuta anche come la “Vedova Nera“, è una delle serial killer più famigerate del Giappone moderno. La sua storia è segnata da una serie di omicidi efferati, avvenuti tra il 2007 e il 2013, che hanno sconvolto l’opinione pubblica e portato alla sua condanna a morte. Questo articolo esplora in dettaglio la biografia di Chisako Kakehi, il suo modus operandi e i riferimenti culturali legati alla sua figura.
Biografia
Chisako Kakehi è nata il 28 novembre 1946 a Yahata, un quartiere di Kitakyushu, nella prefettura di Fukuoka. Cresciuta in una famiglia modesta, ha avuto una vita relativamente ordinaria fino a quando non ha iniziato a dedicarsi a una serie di matrimoni e relazioni che si sarebbero rivelate fatali per i suoi partner.
Nel 1969, Chisako si sposò per la prima volta, ma il matrimonio finì in divorzio dopo circa 25 anni. Dopo il divorzio, Chisako iniziò una serie di relazioni con uomini facoltosi, molti dei quali sarebbero diventati le sue vittime. La sua vita prese una piega oscura quando, dopo la morte del suo secondo marito nel 1994, iniziò a cercare attivamente uomini ricchi e anziani da sposare o frequentare.
Modus Operandi
Chisako Kakehi è stata accusata dell’omicidio di tre uomini e del tentato omicidio di un quarto, tra il 2007 e il 2013. Il suo modus operandi era spietato e calcolato: avvelenava i suoi partner con il cianuro, un veleno letale che utilizzava per ottenere i loro beni e le loro polizze assicurative.
Le Vittime
Isao Kakehi: Il quarto marito di Chisako, Isao Kakehi, è morto nel dicembre 2013 a causa di un avvelenamento da cianuro. L’autopsia ha rivelato tracce del veleno nel suo corpo, portando all’arresto di Chisako nel 2014.
Masanori Honda: Un altro partner di Chisako, Masanori Honda, è morto nel 2012. Anche lui è stato avvelenato con il cianuro, e Chisako è stata trovata responsabile della sua morte durante le indagini.
Minoru Hioki: Minoru Hioki, un uomo con cui Chisako aveva una relazione, è morto nel 2013. Le tracce di cianuro nel suo corpo hanno collegato Chisako alla sua morte.
Toshiaki Suehiro: Chisako tentò di uccidere anche Toshiaki Suehiro, un altro partner, ma senza successo. L’uomo sopravvisse all’avvelenamento, contribuendo alle prove contro di lei.
Il Processo
Durante il processo, iniziato nel 2017, Chisako inizialmente si dichiarò non colpevole, ma successivamente confessò i crimini, affermando di aver agito per odio e vendetta. Tuttavia, ritrattò la confessione poco dopo, dichiarando di non ricordare di aver detto nulla di simile. I suoi avvocati sostennero che Chisako soffriva di demenza, cercando di dimostrare la sua non imputabilità.
Nonostante la difesa, la corte di Kyoto ritenne che Chisako fosse in grado di intendere e volere al momento dei crimini, condannandola a morte nel novembre 2017. La sentenza fu confermata nel 2021, e Chisako rimane in attesa dell’esecuzione.
Riferimenti Culturali
La figura di Chisako Kakehi ha ispirato numerosi riferimenti culturali, tra cui articoli di giornale, documentari e libri. Il suo caso ha attirato l’attenzione dei media sia in Giappone che a livello internazionale, portando alla pubblicazione di diverse opere che esplorano la sua vita e i suoi crimini.
Documentari e Articoli
“Japanese ‘Black Widow’ sentenced to death for poisoning, tricking wealthy men”: Un articolo del The Asian Age che copre il processo e la condanna di Chisako.
“Japan’s ‘Black Widow’ given death penalty for murders”: Un articolo di News.com.au che analizza i dettagli del caso e la reazione pubblica alla sentenza.
“Japan woman arrested for ‘poisoning husband with cyanide’”: Un pezzo della BBC che racconta l’arresto di Chisako e l’inizio delle indagini.
Libri
Diversi autori giapponesi hanno scritto libri sul caso di Chisako Kakehi, analizzando i suoi crimini e la sua psicologia. Questi libri offrono un approfondimento sulle dinamiche che hanno portato Chisako a diventare una serial killer, esplorando le sue motivazioni e il contesto sociale in cui ha operato.
Conclusione
Chisako Kakehi, la “Vedova Nera”, rappresenta uno dei casi più sconvolgenti di criminalità in Giappone. La sua storia è un inquietante promemoria di come l’avidità e la vendetta possano portare a crimini efferati. La sua figura continua a essere oggetto di studi e dibattiti, riflettendo le complessità della natura umana e le sfide del sistema giudiziario nel trattare con individui che commettono tali atrocità.
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